Venerdì 20 ottobre, alle ore 21,00, presso l'ex-lavatoio di Vignola (Circolo Ribalta) - via Zenzano, 10 - proiezione, alla presenza del regista, di GN-z11 (2021) di Saverio Corti, con colonna sonora e sound design di Giovanni Rosina. Al termine della proiezione Q&A con l’autore, moderato da Silvia Lumaca (FuoriNorma) e da Giovanni Sabattini (direttore del REFF) .
SINOSSI
L’uomo, sin dai tempi antichi, si è posto l’interrogativo se esistano forme di vita extra-terrestre oppure intelligenze evolute nel cosmo e come potrebbero essere contattate. Il film cerca di cambiare il punto di vista e si domanda come una intelligenza proveniente da un altro pianeta possa percepire, osservare o anche minacciare la presenza dell’uomo sulla terra. Il percorso visivo-sonoro logico-narrativo si sviluppa in cinque capitoli indipendenti: lo spettatore è chiamato a trovare le chiavi ed interpretare le immagini in movimento. La colonna sonora è composta da estratti del disco d’oro dei Voyager, rumore di radio sistemi, registrazioni di suoni dell’universo, celebre canzone anni ’50 alterata da interferenze e lontananza spaziale, suoni della natura inquietanti quanto l’alieno offre all’immaginario del cinema di fantascienza.
LA LINEA E IL CIRCOLO di Giovanni Sabattini
GN-z11 di Saverio Corti si muove fra spazio geometrico e un’originale cosmogonia orbicolare. Come nel capolavoro di Saul Bass, Phase IV (1974), le linee euclidee si spezzano esondando nell’infinito. Così in GN-z11 la composizione delle inquadrature esasperate, quasi forsennate, dallo split screen e dal rigore chirurgico delle scelte formali si apre all’astrazione e alla psichedelia fino ad essere sussunta - Aufhebung finale - nell’infinito di un cosmo che si apre, circolarmente, ad un nuovo sguardo. Fra un classicismo sospeso - la scelta nella soundtrack di usare, sebbene distorta, una iconica canzone degli anni ’50 - e tensioni contemporanee - in GN-z11, come nell’arte contemporanea, è tutta una questione di sguardo - il film di Saverio Corti si impone come un’esperienza visiva ipnotica ed indulgente in cui il familiare diventa alieno e, forse, l’alieno diventa familiare.
ECHI KUBRICKIANI di Silvia Lumaca
Saverio Corti, fotografo, si è formato artisticamente nel teatro per poi completare gli studi con un master di regia alle scuole civiche di Milano, per cui ha diretto, scritto e prodotto un cortometraggio di pornografia sperimentale queer On Sex presentato, nel 2005, al Mix Festival di Milano e al Porn Festival di Berlino con chiusura allo storico cinema Babylon, Berlin Mitte, di Rosa Luxemburg Platz. Già in On Sex, girato in pellicola super8 filtrata da una costante luce arancione che impregna la stanza quasi priva di orpelli in cui si muovono i due personaggi - una coppia reale, impegnata...a fare sesso reale - si manifesta una padronanza fuori dal comune del mezzo cinema e una forza espressiva che risuona echi wellesiani e lynchiani, così come le grandi domande di un mezzo in interscambio storico e artistico sempre più stratificato. Nel 2010 ha girato in 48 ore una contest symphonie berlinese - che potrebbe eccheggiare Ruttmann - viaggio alieno tra le stazioni ferroviarie di Mitte e Spandau Spheres of IO. GN-Z11 è l'ultimo film che ha portato a termine, abortendo le riprese di un lungometraggio ora in lavorazione e ricostruendole in post-produzione, per un periodo di otto mesi, con i suoi storici collaboratori Giovanni Rosina (audioproducer e sound designer) e Domenico Buzzetti (editing). Girato nella regione baltico germanica della provincia della città di Bad Doberan con il solo uso di un drone stabilizzato in 4k («finalmente un drone utilizzato in maniera espressiva’») verrà presentato venerdì sera nel corso del Ribalta Experimental Film Festival di Vignola dopo la prima assoluta ad aprile scorso al festival Fuori Norma di Roma. Nelle parole del regista: «un film segnico, dove nulla è lasciato al caso e tutto rimanda a qualcos'altro, in un processo di scavo e approfondimento esperienziale da immagine a immagine e suono a suono - un film che racconta senza narrare, lasciando libertà interpretativa allo spettatore pur nella sua intenzionalità: deriva in larga parte dai miei interessi nel campo della fisica teorica, dell'astronomia e della matematica; abbiamo più stelle nell'universo che granelli di sabbia nel pianeta terra».... e sembra girato da Kubrick!
Saverio Corti è un filmmaker indipendente, con il gruppo italiano e berlinese BULK. Nato a Milano il 18/02/1972, dopo gli studi alla facoltà di filosofia dell'Università Cattolica di Milano (tra cui storia del cinema, teoria della drammaturgia, estetica), presso l'Institut Riccardo Bauer (ex Humanitaria, CFP) di Milano, con qualifica di fotografo e il Master in regia cinematografica presso la Scuola Civica di Cinema, Televisione e Nuovi Media di Milano, diretto da Silvio Soldini è stato, nel biennio 2000/2001, secondo assistente alla regia e fotoreporter presso il teatro "Franco Parenti" di Milano, per la regia di Andree Ruth Shammah nonché secondo assistente e addetto stampa di Ornella Vanoni. Dal 2003 al 2015 ha realizzato vari reportage fotografici su commissione di architettura, design e arte e dal 2012 inizia un progetto di ricerca fotografica sul paesaggio urbano e fotografia d’autore di paesaggio fine-art. Fra le mostre si ricordano, nel 1999, la Mostra collettiva Como insolita nella Chiesa di San Piero in Atrio a Como, a cura del fotografo Massimiliano Morlotti, nel 2005, la Mostra fotografica SUL SESSO presso la libreria "Babel" di Milano, a cura di Moreno Gentili e, nel 2015, la Mostra collettiva sulle acciaierie Falk di Dongo (Como) presso la galleria d'arte contemporanea EOS Factory. Nel 2005 ha partecipato al Mix Festival di Milano con il cortometraggio in formato Super 8 ON SEX, che viene proiettato anche l’anno successivo al Berlin Porn Film Festival di Berlino. Nel 2009 partecipa al concorso di cortometraggi 48FPBerlin con il cortometraggio Sphere of IO. Il 3 aprile 2023 si tiene la prima assoluta di GN-z11 a FuoriNorma, a Roma. Attualmente sta lavorando al suo nuovo film, il corto AMERIKA.
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