Sabato 11 novembre, alle ore 16,30, presso l'ex-lavatoio di Vignola (Circolo Ribalta) - via Zenzano, 10 - proiezione di GPS Signal Lost (2022) di Pierre Voland. Al termine della proiezione, in collegamento, Q&A con l’autore, moderato da Giovanni Sabattini (direttore del REFF) .
SINOSSI
Un giovane uomo si addentra nell'inverno, cercando di realizzare i suoi desideri più nascosti: l'incontro d'amore con un altro uomo e l'incontro con l'assoluto e la spiritualità cristiana. GPS Signal Lost racconta il suo viaggio interiore tra i paesaggi innevati del Giura, un romanzo cortese medievale e un'app per incontri gay su smartphone.
Girato in bianco e nero in Super 8, il film ci conduce in una ricerca contemplativa e ascetica, che intreccia il presente con un lontano passato.
Il film ha vinto:
la Menzione Speciale del premio nazionale Georges de Beauregard, FIDMarseille 2022
il Premio Outstanding art exploration, Beijing International Short Film Festival 2022
Si ringrazia Atelier Graphoui per la disponibilità e la gentile collaborazione.
À LA RECHERCE DE L'IMAGE PERDUE di Giovanni Sabattini
C'è sempre un'immagine che è sottratta al nostro sguardo in GPS Signal Lost; un' immagine, in stricto sensu, perduta. L'immagine mancante del profilo dell'app di dating, l'immagine della cerva con cui si apre il film - da notare, immagine già perduta essendo, almeno da principio, evocata solo a parole -, le immagini di Chrétien de Troyes - altra evocazione in absentia, della voice over. In un magmatico, courbettiano Super8, che ci getta nel murmure ruvido e pulviscolare della mater-materia dell'immagine - come fa con la lingua l'antico francese di Chrétien de Troyes -, in cui i confini fra cielo e terra, fra le cose del mondo e il loro intorno sono sempre da tracciare e mai già tracciati, Pierre Voland, pazientemente, ci introduce in una foresta innevata invitando lo spettatore ad abbandonare le abituali coordinate. Perdersi negli sconfini dell'immagine, fra sottrazioni del visibile e il polemos intermediale, fra analogico e digitale, fra un'immagine reticente e una parola che, forse, svela ciò che l'immagine trattiene. Accettando la recherche, intrecciando le coordinate di questi diversi ed originali holzwege, che assumono, di volta in volta, le fisionomie della ricerca del desiderio, dell'Assoluto e dell'Amore, in una riscrittura della ricerca tremebonda e struggente del Cantico dei Cantici e dei Salmi, il film si apre alla dolcezza di un incontro forse possibile, fuori dallo schermo, con l'amato e con Dio.
Pierre Voland è nato nel 1992 a Dole, in Francia, è regista e insegnante. Ha studiato letteratura e cinema, e ha completato un master in arte presso l'École de Recherche Graphique di Bruxelles. Il suo primo film, Signal GPS perdu, è stato presentato in vari festival internazionali, come il FIDMarseille, il Beijing International Short Film Festival (BISFF) e l'Experimental Film and Video (EXiS).
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