in Concorso Presentato come una serie di registrazioni del campo visivo ed interventi scenici sul posto, catturati su pellicola 16mm scaduta, Come On Pilgrim nasce dall’esperienza della regista che vive in un appartamento inglese che funge anche da monumento ai Padri Pellegrini. Questa posizione funge da punto di partenza per interrogare le storie del colonialismo, dell'identità e dei miti dei coloni nel paesaggio circostante, dal punto di vista di un recente immigrato. Queste storie sono raccontate in modo frammentario dai membri della comunità in un collage di voci, in contrasto con narrazioni proprie dei monumenti, scolpite su pietra. Per tutto il film, la storia si scontra con l'assurdo e gli elementi della tradizione popolare. I segni dell’immigrazione sono resi visibili nelle situazioni quotidiane, le proteste sono documentate, un mago inventa un impero, un vinile viene, brutalmente, vandalizzato e i rievocatori anglosassoni attraversano le brughiere, indicando ondate di insediamenti sull'isola attualmente conosciuta come Gran Bretagna.