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Lettera di Sacco al figlio Dante (2022), Igor Imhoff (Italia)
Proiezioni Speciali
Una lettera, probabilmente l’ultima, scritta al figlio. Storia di un evento passato, ancora molto forte nella nostra memoria, ricco di suggestioni in grado di rileggere la complessità del presente. In poche parole, un simbolo di memoria, un monito per il presente. La vicenda di Sacco e Vanzetti è molto nota. Ad essa si intreccia la cronaca del tempo e la possibilità di rileggere la storia dei nostri giorni. Rappresenta una mescolanza di memoria e metafora. L’ultima missiva di Sacco a suo figlio, prima del tragico epilogo avutosi con la condanna a morte è l’idea di partenza del progetto. La lettera è un importante documento, che restituisce una dimensione nascosta ed umana di una vicenda dalle numerose sfaccettature. L’intimità del messaggio diventa così il veicolo per un racconto più universale, più vero, in quanto racconta di un rapporto familiare, un atto d’amore, unico possibile e comprensibile di un genitore dei confronti del proprio figlio. La lettura di questa lettera è il collante sonoro del racconto visivo. Un momento intimo, reso infine pubblico.
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